Seconda fase Progettista Capogruppo: Piero Ostilio Rossi Il progetto è strutturato in maniera tale da realizzare una connessione di carattere urbano tra la piazza del nuovo quartiere e il Parco interpretando in maniera contestuale un tema tipico della geografia di Roma: il dispositivo di passaggio tra due quote differenti. La connessione è costruita sulla sequenza dei seguenti elementi: – la piazza del quartiere (quota media +38.50) sulla quale si protende la pensilina d'ingresso del Centro civico e che viene riconfigurata lungo il suo margine meridionale) in modo da costituire il perno del disegno dei un sistema di terrazzamenti configurati In conseguenza a questa scelta, il Parco è disegnato a partire dalla quota +35,00 che viene assunta come quota costante di un parterre pedonale che può essere percorso anche in bicicletta. Il parterre disegna un anello che gira tutt'intorno alla piccola collina, lambisce l'asilo nido fino a riconnetersi con il percorso ciclabile che si dirige verso il Parco di Tor Marancia. SuIla collina, è posto il cuore fisico e concettuale del Parco: quello che abbiamo voluto chiamare il “Giardino della Grande Magia” che è definito da un sistema di “stanze” archeologiche che sono disegnate per circoscrivere le aree dei ritrovamenti archeologici ed evocarne la presenza in maniera discreta, efficace, leggera e quindi totalmente reversibile.
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